Ma ci pensate? sono trascorsi cent'anni, un secolo!
Ci sembra di rivivere ancora in quell'atmosfera, in quei momenti consunti, leggendo un documento che risale al 1901. Si tratta della domanda di candidatura fatta al Comune di Tolentino (Macerata) nientemeno che da Benito Mussolini
Si firma “Maestro Elementare”, desideroso di poter insegnare tra i banchi di scuola, ai più piccoli. E con quanto garbo e riverenza si rivolgeva, nella sua missiva al Sindaco, chiedendo di poter essere ammesso al Concorso, con quanto accoramento auspicava all'”assunzione”.
Non ce l'aveva nemmeno per l'anticamera del cervello di indossare la camicia nera, e marciare su Roma. Non ci pensava proprio a fare il comandante e predicare davanti a folle infinite. No, certo. A lui sarebbe bastato trasferire il suo sapere nelle fresche menti dei giovani figli d'Italia, senza arrivare a convincerli ad arruolarsi.
Ma la storia, si sà, riserva grandi sorprese e gli uomini che vi hanno dato un significativo contributo, spesso provengono da più semplici origini.
Quello comunque che più ci fa sorridere oggi, e che ci fa pure piacere, è il fatto che proprio nella nostra stupenda regione, le Marche, il buon Mussolini voleva metter radici ed era pronto a formare i marchigiani e a renderli forti nello spirito e nel sapere.