"DAL GRANO ALLA PIZZA"
l’Associazione Pizzaioli Marchigiani, la CIA Marche, e l’ACEMAR Marche hanno organizzato Martedì 11 dicembre 2001 un convegno dal tema:
DAL GRANO ALLA PIZZA
Realizzazione di una filiera di qualità e tradizione per i giovani
Tenutasi presso il Ristorante Pizzeria L’Approdo a Passo Ripe San Ginesio, sede della nostra Associazione; i lavori hanno evidenziato la necessità di attivare una filiera di qualità, quindi, lavorare per ottenere una coltivazione di grani specifici per il settore pizza.
Lino Severini (Divulgatore CIA Marche)
ha evidenziato come dopo la nascita del Consorzio Macerata in fattoria, che ha lo scopo sia di valorizzare le produzioni tipiche e di qualità del territorio provinciale sia di offrire ai consumatori una guida per orientarsi negli acquisti; sono aumentate le richieste di prodotti tipici anche da consumatori non appartenenti alla nostra regione, addirittura sono arrivate richieste di prodotti dal lontano Canada e dalla Spagna. Segno evidente, questo, che produrre in modo serio e nel rispetto delle tradizioni e quindi della tipicità crea enormi vantaggi sia per chi è dedito all’agricoltura ma anche per tutto l’indotto inteso come attività di trasformazione delle derrate alimentari, di quelle turistico ricettive, della ristorazione in genere e non ultima anche quelle dell’e-commers.
Il dott. Giuliano Mazzieri (ASSAM) ha sottolineato la possibilità di sperimentare, settore per cui l’Ente è predisposto e svolge dal lontano 1981, alcune tipologie di grano autoctone come il Bolero che risulta dai test di laboratorio più stabile come p/l o il Sagittario con un p/l più elevato, o il Mec molto stabile ma quasi introvabile. Tutte tipologie di grani che le aziende cerealicole marchigiane,presentanti il 95% delle attività produttive della Regione Marche, hanno abbandonato perché rendono poco in termini economici preferendo le coltivazioni di grani duri che risultano più remunerativi.
Il Dott. Carlo Carletti (Divulgatore ACEMAR Marche) ha tenuto a puntualizzare come in tempi moderni l’intolleranza alimentare alla pasta e al pane, in generale legata al consumo di sostanze glutiniche, cresce di pari passo con i consumi alimentari, quindi, importante è l’individuazione di tre linee operative come: