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 Birra da Farro
Mercoledì 21 aprile presso l’Agriturismo Serena via Ete, 41 a Fermo si è tenuto il secondo incontro pubblico dedicato al progetto Birra da Farro.
Voluto dalla Regione Marche, che in collaborazione con la CIA Marche, L’Università Politecnica delle Marche, l’Azienda Monterosso di Sal Lorenzo in Campo, produttrice del farro diccoccum select, il birrifico Il Boccale d’Oro di Cingoli, e l’unico Maltificio presente sul territorio marchigiano.
Uno studio sulla rivalutazione dei cereali minori che offrono ottime prospettive di coltivazione sulle aree interne e montane.
Il Prof. Natale G. Frega preside dell’Università Politecnica di Ancona titolare del progetto, ha ben rappresentato lo studio, mettendo in evidenza la possibilità per i nostri territori da sempre vocati alla coltura del vino, dell’alternativa alla produzione di birra legata al territorio. Partendo dal concetto che storicamente il prodotto birra non è originario dei paesi del nord ma esso nacque nel bacino del mediterraneo, i nostri territori si adattano molto bene a questo tipo di culture e quindi alla realizzazione di un prodotto birra che lo rappresenti. In questa sede ha poi presentato la versione in bottiglia della birra al farro spiegando le esigenze che hanno portato alla scelta della tipologia del contenitore utilizzato.
Il Dott. Andrea Bordoni, dirigente all’Assessorato Agricoltura della Regione Marche, ha poi puntualizzato sulla opportunità che questo prodotto può rappresentare per tutta la filiera produttiva regionale. La produzione industrializzata della birra al farro, potenzialmente può rappresentare per il territorio marchigiano, una opportunità di posti di lavoro per l’intera filiera che la rappresenti.
Il Dott. Carlo Carletti della CIA Regionale Marche, organizzatrice degli incontri pubblici, ha evidenziato come un cereale considerato minore può offrire una grande opportunità alle coltivazione in territori marginali della nostra Regione, in quanto il farro si adatta in modo eccellente a climi freschi montani.
Il Dott. Emanuele Boselli, ricercatore dell’Università Politecnica delle Marche, che di fatto ha curato tutto l’iter produttivo, dalla realizzazione del malto all’analisi del prodotto finito, ha evidenziato come la birra sia l’unica sul mercato interamente a base di farro
La birra da farro ha proprietà benefiche per la flora batterica dello stomaco e intestino, contiene antiossidanti, ha poche calorie, il suo rapporto calorico rispetto altre tipologie di birre presenti sul mercato sono molto inferiori. Tutti effetti benefici che dovrebbero incentivarne il suo consumo.
L’incontro si è concluso con un assaggio di pizze al farro realizzate dal Maestro Andrenelli Renato che ha accompagnato la degustazione la birra cruda nella versione alla spina (per l’occasione presentata anche in bottiglia), dal birrificio Il Boccale d’Oro.
Svetlana Ivanova
   
 
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